Stefania Saibene

 quella sciamanica. La strada dello Yoga è la strada dell'unione.Le pratiche psico-corporee di cui si fa esperienza all'interno della pratica di Yoga Sciamanico sono

 pratiche rituali, che intendono ristabilire l'Ordine Sacro nel nostro corpo. Portano a liberare ogni cellula dalla paura, sciogliere attaccamenti, de-programmare la nostra

 mente dalle programmazioni inconsce limitanti.Lo Yoga Sciamanico è uno yoga tantrico che risveglia la gioia, il piacere, accende il Fuoco del Dummo, risveglia

 il rapporto creativo col Divino.E' un atto un cui si riasorbe il reale, si ritirano le proiezioni e illusioni. Attraverso il rito, il dialogo immaginale e la parola evocativa ci si riappacifica con le immagini perturbate della propria vita.

La costellazione e la picogenealogia ad approccio immaginale porta in un percorso di smaterializzazione e depersonalizzazione del reale.
“Lavorare” in modo immaginale non solo guarisce le ferite del passato, ma consente anche una rivisitazione del rapporto con la nostra stessa Ombra, che da un lato è ciò che è stato rimosso dall’Io cosciente, e dall’altro è ciò da cui l’Io cosciente trae forza, vigore e ispirazione.
La ruota del samsara nel Buddhismo è la ruota del ciclo delle morti e rinascite attraverso le quali trasmigra il principio cosciente. Questa ruota è costituita da impressioni o chittamaya, inganni della coscienza, ma non vi è nulla di sostanziale, di materiale. Tutto è, nella visione del buddismo, evanescente, impermanente come il riflesso della luna sull’acqua: chiaro, vivido, ma privo di sostanza, come sogno o miraggio.
La stessa visione si trova nell’induismo tantrico. Nel Linga Purana si legge che “l’esistenza è la danza di Shiva, il quale danzando risveglia la materia e ne fa onde pulsanti”. Questa è poesia, ma è anche scienza. E proprio la fisica quantistica ci dimostra che la materia è sostanzialmente “onde pulsanti nel vuoto”, a sostegno della visione dell’impermanenza, la quale ci mostra che ogni cosa esistente è come luce di lampo: appare, svanisce e riappare, secondo un ritmo imprevedibile, che è il ritmo della musica della natura, il quale ne esprime la bellezza.
Che fine fanno gli avi in questa visione? Vengono anch’essi smaterializzati e depersonalizzati, divengono archetipi, cioè rappresentanti dei nostri comportamenti psicologici e dei comportamenti (malattie, disturbi…) del nostro corpo.
Essi sono rappresentanti del mito che stiamo mettendo sulla scena della vita vivendo, esattamente come lo sono i nostri sogni notturni e tanti altri elementi che appartengono al regno dell’invisibilità.

Mi occupo di Aromaterapia, applicandola nei miei trattamenti olistici e nel mio lavoro di networker.

L'aromaterapia è per me uno stile di vita, che utilizzo quotidianamente sia nella vita privata sia nelle mie varie attività lavorative(Yoga Sciamanico, Costellazioni e Regressioni Immaginali) proprio per la loro grandissima versatilità.

Gli oli essenziali agiscono sul sistema nervoso centrale. Nella nostra memoria sono custoditi innumerevoli ricordi, dolori e gioie che, attraverso un percorso evocativo attraverso l'uso degli oli essenziali, possono emergere in superficie ed essere sanati. Grazie alla loro forza guaritrice, all'olfatto e al sistema limbico al quale questo senso è direttamente collegato, saremo guidati alla ricerca del benessere e della guarigione interiore.

Attraverso un percorso personale, fatto di racconto, ascolto e decodificazione, in grado di aprire le porte alla parte più intuitiva di noi, le essenze vanno a coinvolgere sia la sfera emotiva, sia la sfera corporea riportando in equilibrio tutto il tuo sistema, offrendoti la possibilità di aprirti ad una guarigione profonda, che va ll'origine del disagio.